Oggi spieghiamo come scegliere il migliore copridivano senza braccioli per le proprie esigenze.
Ci sono divani che hanno forme classiche, e che sono molto facili da coprire. Ma ci sono in commercio dei modelli particolari, con design fuori dall’ordinario, realizzati in base a degli stili originali, che non sempre è facile rivestire con un copridivano. Molti di questi, tra l’altro, hanno dei braccioli completamente separati dalla struttura generale, o, addirittura, ne sono totalmente privi. Con questi divani la scelta migliore è quella di prendere un copridivano senza braccioli.
Come Scegliere Copridivano Senza Braccioli
Vediamo come scegliere un copridivano senza braccioli.
La forma di un copridivano senza braccioli
La forma di un copridivano senza braccioli generalmente è più semplice di quella che prevede la copertura anche dei braccioli. Infatti, in questo caso, la protezione si limita solo ad una, o ad entrambe le zone classiche del divano, che sono la seduta e la spalliera.
-Forma ad unico blocco. Se il divano ha un disegno semplice, sufficientemente regolare, con una seduta rettangolare e la spalliera della stessa larghezza della seduta, allora ti conviene prendere un copridivano unico blocco. Si tratta di una soluzione ottimale, sia per coprire il sedile che lo schienale. Spesso, tra l’altro, si tratta di divani non troppo grandi, per cui il copridivano unico pezzo è anche abbastanza facile da montare.
-Forma doppio blocco. Se invece seduta e spalliera hanno forme e dimensioni diverse, allora trovare un copridivano a blocco unico, che sia in grado di vestirlo correttamente, non è facile. Certo lo puoi fare realizzare ad un tappezziere rispettando esattamente la sagoma, ma i costi probabilmente sforerebbero il budget. Meglio allora cercare un copridivano a doppio blocco, in modo da rivestire separatamente ciascuno dei due pezzi.
Quella del doppio blocco è un’idea che ti può consentire anche di dare al copridivano un tocco di originalità, giocando sulle fantasie e sui colori. Infatti puoi prendere un paio di copridivano doppio blocco di colore diverso ed alternare la tinta tra seduta e spalliera, oppure prenderne uno a tinta unica e un altro a fantasia, incrociando gli elementi di ciascun copridivano, tra spalliera e seduta.
-Forma libera. Se il divano ha una forma completamente fuori norma, o preferisci sbizzarrirti con le tele, la soluzione migliore è il copridivano a forma libera. Si tratta in pratica di una serie di stoffe, di misura diversa, che puoi scegliere in tinta unica o a fantasia, con le quali comporre, in maniera assolutamente personale, il tuo copridivano.
Tele, colori, disegni, rappresentazioni, tutto quello che il buon gusto può suggerirti per coprire e proteggere il tuo divano. E puoi anche acquistare degli scampoli a parte e realizzarlo tu, non dimenticando però, sia nel caso in cui dovessi acquistarlo già fatto, che se dovessi curarne personalmente la composizione, che un copridivano, per essere funzionale, deve garantire la vestibilità del divano.
Per cui, quando lo acquisti, assicurati che ci siano dei sistemi per tenerlo ben fermo, sia sul sedile che alla spalliera. E se dovessi cimentarti nell’arte del fai da te, cerca di trovare un sistema di lacci e di elastici, che tenga le tele aderenti al divano. A questo punto quello che conta, se vuoi un copridivano senza braccioli, è anche il materiale col quale è realizzato.
Il materiale
Il materiale che viene usato più frequentemente per realizzare un copridivano è la tela, preferibilmente robusta. Infatti, grazie anche ad alcuni trattamenti specifici, la tela di cotone o di canapa, può diventare un materiale perfetto per un copridivano, proprio perché è molto resistente. La difficoltà però, soprattutto se si tratta di un copridivano monoblocco, è nel montaggio sul divano, perché il grado di elasticità, delle tele in fibra naturale, è molto basso.
In questi casi si interviene in fase di tessitura, migliorando le sue capacità di espandersi, inserendo in trama, sia a unico che a doppio senso, dei fili di un tessuto più elastico, tra quelli della tela che, invece, vengono tessuti senza stirarli, a grinza. Il risultato è molto bello, ma la differenza di costo, data la lavorazione particolare, in molti casi è sensibile.
Poi ci sono gli acrilici e il nylon. Entrambi sono tessuti molto elastici, e decisamente più economici e convenienti. Sono meno adatti, però, per chi non sopporta i sintetici, a meno di non prendere i tessuti in microfibra, anallergici e atossici, indicati soprattutto per i bambini, e per chi ha la pelle delicata.
Per i copridivani a forma libera invece si può spaziare anche su tessuti diversi, come la lana pettinata, per esempio, che dona all’ambiente calore e morbidezza, oppure il vellutino liscio, o a coste, molto elegante. Ovviamente anche questi tessuti vanno trattati adeguatamente, prima di utilizzarli come stoffa per coprire un divano.
I colori
I colori di un copridivano senza braccioli dipendono dall’arredo che circonda il divano, ma anche dagli eventuali braccioli che dovessero essere comunque in bella mostra. Infatti, proprio perché hai deciso di lasciarli a vistai e di non rivestirli, il copridivano che andrai a montare deve avere un colore che si armonizzi soprattutto ai braccioli.
La necessità di lasciare scoperti i braccioli è più frequente di quanto si creda, infatti in molti casi i divani d’epoca hanno degli splendidi braccioli in legno che è meglio, sia per comodità che per estetica, non coprire affatto. E il colore dipende anche dallo stile del divano. Se il design è moderno puoi giocare con le fantasie e i colori chiari, se invece è un mobile d’epoca, o un divano imbottito, meglio usare dei colori più scuri e pacati.
La praticità
Un copridivano, che sia a blocco unico, doppio o a forma libera, serve soprattutto a preservare il divano dalla sporcizia e dagli unti, quindi ogni tanto bisogna toglierlo per lavarlo. Smontaggio e rimontaggio di un copridivano sono operazioni che vanno fatte di frequente, e se presentano un elevato grado di difficoltà, allora il copridivano non è pratico.
Lo stesso principio vale per la fase di lavaggio e asciugatura, che deve poter essere effettuata in lavatrice, con l’aiuto dell’asciugatrice se hai anche quella, e non essere difficile da stirare, ammesso che serva farlo. Quindi o si lava tra i 30 e i 40 gradi facilmente, senza che rimangano macchie e aloni, o non è pratico.
E se non si asciuga facilmente, e stirarlo diventa un problema, metti anche in conto tempo e fatica, da impiegare per queste due operazioni, da fare, se va bene, almeno una volta al mese. Poi c’è da considerare due caratteristiche estremamente importanti, proprio sul piano della praticità, che sono idrorepellenza e antimacchia.
Un doppio trattamento particolare, che va eseguito in fabbrica, e che ti garantisce una protezione totale della stoffa del tuo divano. E infine il copridivano senza braccioli non è per niente pratico, se lacci ed elastici sono difficili da usare, e ti tocca per ogni operazione di cambio capovolgere il divano.
Certificazioni
Il copridivano che acquisti deve essere atossico, anallergico e anti acaro. Se il tessuto del copridivano è in microfibra, spesso le ultime due proprietà vengono dichiarate espressamente dal costruttore, perché sono peculiari del tipo di materiale. In altri casi invece è meglio accertarsene per evitare inconvenienti spiacevoli. Le cose cambiano invece quando si affronta il tema della tossicità del copridivano senza braccioli, perché i risvolti negativi possono non risultare immediatamente, ma essere estremamente deleteri.
Generalmente il timbro di garanzia, imposto da chi effettua i controlli per conto della Comunità Europea, è sufficiente a garantire la non tossicità del materiale.
Copridivani Senza Braccioli più Venduti
Per terminare la guida mettiamo a disposizione una lista dei copridivani senza braccioli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.